che partendo dalla VIA FRANCIGENA nelle RISAIE della pianura vercellese
in soli 4 giorni e 65 km.
conduce al SANTUARIO di OROPA
sulle Alpi Biellesi
attraverso laghi, boschi, pascoli e ruscelli di montagna.
Un percorso MOLTO VARIO ma anche
FACILE e BEN SEGNALATO
Alla portata anche di chi non è un gran camminatore
abituato a lunghi cammini di più giorni.
Il percorso è suddiviso in QUATTRO BREVI TAPPE (da 14 a 16 km) di DIFFICOLTA' CRESCENTE.
IL CAMMINO di OROPA è inoltre facilmente raggiungibile con i MEZZI PUBBLICI
In treno per arrivare a Santhia, inizio del cammino, sulla VIA FRANCIGENA
e con bus + treno per tornare dal SAntuario di Oropa a Santhia
IL SANTUARIO di OROPA
IL PIU' GRANDE SANTUARIO MARIANO delle ALPI
sede della STATUA della MADONNA NERA, risalente al IV secolo D.c.
Secondo la tradizione l’origine del Santuario è da collocarsi nel IV secolo, ad opera di S. Eusebio, primo vescovo di Vercelli. I primi documenti scritti che parlano di Oropa, risalenti all’inizio del XIII secolo, riportano l’esistenza delle primitive Chiese di Santa Maria e di San Bartolomeo, di carattere eremitico, che costituivano un punto di riferimento fondamentale per i viatores (viaggiatori) che transitavano da est verso la Valle d’Aosta.
Lo sviluppo del Santuario subì diverse trasformazioni nel tempo, fino a raggiungere le monumentali dimensioni odierne tramutandosi da luogo di passaggio a luogo di destinazione per i pellegrini animati da un forte spirito devozionale.
Il maestoso complesso è frutto dei disegni dei più grandi architetti sabaudi: Arduzzi, Gallo, Beltramo, Juvarra, Guarini, Galletti, Bonora hanno contribuito a progettare e a realizzare l’insieme degli edifici che si svilupparono tra la metà del XVII e del XVIII secolo. Dal primitivo sacello all’imponente Basilica Superiore, consacrata nel 1960, lo sviluppo edilizio ed architettonico è stato grandioso. Il primo piazzale, su cui si affacciano ristoranti, bar e diversi negozi, è seguito dal chiostro della Basilica Antica, raggiungibile attraverso la scalinata monumentale e la Porta Regia.
Cuore spirituale del Santuario, la Basilica Antica è stata realizzata nel Seicento, in seguito al voto fatto dalla Città di Biella in occasione dell’epidemia di peste del 1599. Nel 1620, con il completamento della Chiesa, si tenne la prima delle solenni incoronazioni che ogni cento anni hanno scandito la storia del Santuario.
LA MADONNA NERA
Col predominio, nel II secolo a.c. i romani occupano la pianura e le genti "Celti-Liguri" sono costretti a ritirarsi nelle valli montane tra le quali Oropa, portando con sé il culto religioso delle "Matronae o Matres", onorate come protettrici dei campi, della natura e delle famiglie.
Radunavano la gente presso fonti, torrenti, boschi, grandi massi, ritenuti luoghi di presenza delle Matres, divinità femminili.
Oropa, infatti, con la sua conca è un classico cerchio celtico di pietre, dove la "barma", cioè la caverna formata da massi costituisce un menhir naturale. E in questa grotta formata da massi e sacra alle matrone celtiche, nel secolo IV d.C. San Eusebio introdusse il culto di Maria portandovi una statua lignea della madonna nera con il bambino in braccio, che la tradizione vuole scolpita da San Luca.
Qualche tempo dopo Eusebio costruisce più a sud e al riparo di un'altra "barma" il Sacello come luogo più conveniente per il culto.