In questi giorni, anche se le temperature elevate ci fanno pensare ancora all’estate, l’autunno è ormai alle porte e con esso la natura cambia nuovamente. La natura è in continuo cambiamento ma in questa stagione (come anche in primavera) si percepisce maggiormente la mutazione: le ore di luce calano rapidamente come pure le temperature, mentre aumentano le precipitazioni.
Una delle sagge comprensioni degli antichi è che la salute è un gioco di equilibri tra l’interno e l’esterno, di adattamento da parte del nostro ambiente interno (il corpo) all’ambiente esterno.
Quando cambia il clima esterno il nostro organismo è spinto a cambiare per adattarsi e stare bene. Se per esempio fa caldo il corpo tende ad aprirsi, cioè suda per rinfrescarsi; in autunno se fa freddo il corpo invece tende a chiudersi e a tenersi più caldo (i pori della pelle si chiudono e riducono la sudorazione).
Questo processo è naturale ed inevitabile ma con l’alimentazione possiamo opporci ad esso, producendo sofferenza e disagi più forti, oppure allinearci ad esso e sostenerlo.
COME?
Man mano che la temperatura diventa più fredda il corpo ha bisogno di cibi riscaldanti, mentre non sono più necessari i cibi rinfrescanti che abbiamo consumato in abbondanza durante l’estate.
Ma quali sono i cibi rinfrescanti non più adatti a questa stagione?
Innanzitutto è facile comprendere che i cibi freddi non aiutino a riscaldarsi; bibite ghiacciate, yogurt, gelati, granite, ecc. sono molto gradite proprio in estate quando fa molto caldo.
La Medicina Tradizionale Cinese (MTC) e la Macrobiotica (MB) ci aiutano però a comprendere che la questione di rinfrescante o riscaldante non è solo legata alla temperatura di un determinato cibo. Ogni alimento possiede una sua energia intrinseca che genera nell’organismo un effetto che va dal fortemente riscaldante al fortemente raffreddante, passando attraverso il rinfrescante ed intiepidente.
Tutti gli alimenti sono quindi stati divisi in categorie a seconda del tipo di energia che possiedono.
I cibi RINFRESCANTI/RISCALDANTI, sconsigliati n autunno/inverno sono quindi l’alcool, lo zucchero e tutti i dolcificanti molto intensi, i frutti molto dolci, i latticini non stagionati, i cibi tropicali (spezie, frutta ma anche caffè, cioccolato e tè), succhi di frutta, frutta in generale, latti vegetali e cibi raffinati. Questi alimenti tendono a creare freddo ed umidità nel nostro ambiente interno e non sono quindi utili in una stagione in cui aumenta l’umidità ed il freddo esterno.
L’interno e l’esterno devono infatti essere in equilibrio , bilanciandosi come opposti. Se fuori fa caldo dentro ho bisogno di rinfrescarmi per vivere bene in un ambiente caldo; allo stesso modo in autunno, essendo il clima più freddo, per stare bene ho bisogno di riscaldare l’organismo in profondità per evitare che il freddo esterno, sommandosi al freddo interno crei, guarda caso, le cosiddette malattie da “raffreddamento”.
Un po’ di attenzione infine sarebbe da dedicare al consumo di frutta e di cibi crudi in generale, che andrebbero ridotti sempre per lo stesso motivo: un cibo crudo rinfresca, mentre uno cotto riscalda, in quanto ha accumulato il calore della cottura.
QUALI CIBI CI RISCALDANO?
Per riscaldare il nostro organismo abbiamo quindi bisogno innanzitutto di cibi caldi, in particolare cotti a lungo; le zuppe sono fantastiche in questo senso.
I cereali integrali ed i legumi, che necessitano di lunghe cotture, sono ottimi per riscaldare, migliori sicuramente rispetto alla pasta ed al riso bianco.
Come verdure sarebbe ottimo consumare soprattutto quelle di stagione, riducendo ed infine eliminando quelle estive come le solanacee (pomodori , peperoni, melanzane e patate), le zucchine, insalata, cetrioli, ecc.
E’ facile comprendere che se una pianta cresce in un clima freddo, cioè si adatta a vivere al freddo, questa pianta è in grado di aiutarci a vivere nello stesso clima, ad adattarci ad esso.
D’altronde fino a 70-100 anni fa l’umanità ha sempre mangiato solo cibi di stagione ed ancora oggi la maggior parte dell’umanità continua con questa sana abitudine.
Via libera quindi a cavoli, broccoli, cavolfiori, zucche, cipolle, porri, carote ed altre radici, rape, sedano-rapa, cavolo-rapa, ecc. Meglio sarebbe cuocere un po’ più a lungo, magari stufandole o preparando una zuppa o vellutata.
E I CIBI ANIMALI?
Come abbiamo visto poco sopra i latticini non stagionati tendono a raffreddare l’organismo: latte, panna, burro, mascarpone, yogurt, gelato, formaggi spalmabili, stracchino e simili creano inoltre forte umidità mentre in autunno avremmo bisogno di mantenere il nostro organismo leggermente più secco che in estate.
Gli altri alimenti animali, carni, affettati, formaggi stagionati, uova e pesce hanno invece un intenso effetto riscaldante, molto concentrato e quindi facilmente eccessivo se si consumano questi alimenti quotidianamente ed in quantità non moderate.
Normalmente consiglio soprattutto di preferire il pesce, in particolare quello a carna bianca, in quanto è quello che meno riscalda e quindi risulta più equilibrato ed adatto al nostro organismo.
Meglio invece moderare gli altri alimenti animali in quanto se si eccede nel loro consumo, il calore interno diventerà così eccessivo da farci venire voglia di cibi e bevande rinfrescanti. Per questa ragione non è strano aver voglia, per esempio, di gelato e yogurt anche in autunno ed inverno.
In queste settimane quindi è tempo di cambiare le nostre abitudini a tavola per meglio prepararci ed adattarci ai cambiamenti che avverranno prossimamente.
D’altronde per cambiare il mondo (o la propria vita) bisogna partire da se stessi!
“Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo.” (mahatma Ghandi)
Concludo quindi questo articolo lasciandovi la ricetta di un decotto molto utile per aiutare nel cambiamento.
Brodo di verdure dolci
½ tazza di carote, ½ tazza di cipolle, ½ tazza di zucca ½ tazza di cavolo cappuccio o cavolo verza 4 tazze di acqua.
Tagliare le verdure a pezzi medi (2 cm. Circa) Usare il doppio di volumi d'acqua per rapporto a tutte le verdure messe insieme. Portare a bollore l'acqua e aggiungere tutte le verdure, quando torna a bollore abbassare la fiamma e coprire la pentola. Far bollire 20 a 30 minuti senza sale. Filtrare il tutto e tenere il liquido - questo è il decotto, che può essere conservato in frigo per 3-4 giorni. Le verdure si possono utilizzare in una zuppa o passato di verdure. Tipicamente si beve caldo, una o due tazze al giorno, lontano dai pasti per almeno un mese, ma anche fino a due mesi.
BUON CAMBIAMENTO!
*Dr. Marco Bo, Operatore Olistico della Nutrizione, Professionista disciplinato ai sensi delle legge 4/2013, iscritto a SIAF, Assoc. di Categoria Professionale, con CODICE PI2132T-OP