Sede: sala Vittorio Riolfo, cortile della Maddalena
via Vittorio Emanuele 21, ALBA
Serata gratuita – prenotazione consigliata fino ad esaurimento posti:
Chiara Chinca 339-6048745
Claudia Ravelli Brunatto 348 3120606
Da millenni le diverse culture tradizionali hanno sempre utilizzato il cibo come uno strumento per mantenersi in salute, sviluppando una enorme quantità di conoscenze, che sono state usate come base, tra l'altro, degli stili alimentari mediterraneo e orientale, considerati oggi dagli scienziati come i due stili alimentari più completi ed equilibrati.
Ai giorni nostri gli studi ed i report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, della FAO e di numerose università e centri di ricerca, evidenziano l’importanza di un equilibrato stile alimentare quale strumento di prevenzione delle moderne “malattie del benessere”.
E’ ormai risaputo che il cibo di cui ci nutriamo contiene le sostanze nutritive che servono a costruire e riparare le cellule, i tessuti e gli organi del corpo umano, oltre che servire per attivare e permettere numerosissimi processi metabolici, dalla digestione e produzione di energia alla circolazione sanguigna, dalla respirazione alla depurazione dalle tossine.
In epoca recente però lo stile alimentare ha subito numerosi cambiamenti che hanno portato la maggior parte dell’umanità a preferire alimenti raffinati, di origine animale, conservati, industriali, rispetto a quelli integrali, vegetali, freschi e artigianali consumati per millenni. Questi cambiamenti hanno sanato i problemi di malnutrizione dovuta a carenze alimentari che nei secoli hanno segnato la storia di ogni popolo, soprattutto migliorando quantitativamente il consumo di cibo; allo stesso tempo però tali modifiche hanno peggiorato qualitativamente gli alimenti di cui ci nutriamo, riducendo il loro contenuto nutrizionale e creando abitudini alimentari non più equilibrate e corrette.
Sin dall’antichità gli esseri umani si erano resi conto di come il cibo poteva influire sulla loro salute ed il medico-filosofo greco Ippocrate, già 2500 anni fa, aveva sintetizzato queste scoperte utilizzando il cibo come strumento di salute e consigliando ai propri pazienti di seguire uno stile alimentare corretto per prevenzione.
Negli ultimi decenni la ricerca scientifica ha iniziato nuovamente a sottolineare come le moderne abitudini alimentari possano essere causa di problemi di salute, riconfermando l’antica saggezza dei nostri antenati. Negli anni si è venuta così a creare una enorme mole di dati che mettono in connessione numerose patologie a determinati alimenti e stili alimentari.
La modernità, togliendoci semplici antiche certezze, ci ha quindi lasciati in una condizione nuova, mai sperimentata prima nei secoli passati, situazione che ha creato confusione ed incertezza su cosa sia corretto mangiare e creando non un nuovo stile alimentare (come quello mediterraneo) ma infiniti modi individuali di mangiare.
Si sta infatti scoprendo che i problemi moderni, le cosiddette “malattie del benessere”; possono essere causate da eccessi alimentari (di sale, di zuccheri, di grassi saturi, ecc.) contrariamente ai problemi antichi che erano legati a carenze di cibo.
Di fronte a questa nuova situazione che ci ha lasciati disorientati è necessario ritrovare una direzione chiara nella propria alimentazione per poter recuperare e mantenere il proprio benessere e quello dei nostri cari.
La conferenza fornirà quindi semplici e chiari concetti ed indicazioni per orientarci nella scelta degli alimenti più corretti e utili, in mezzo a migliaia di cibi che oggi sono sempre più facilmente reperibili. La conferenza servirà quindi a fare chiarezza su come il cibo possa realmente essere uno strumento di benessere, confrontando le moderne scoperte scientifiche con le antiche conoscenze della saggezza popolare.
Un'occasione anche per rispondere alle vostre domande e sciogliere i vostri dubbi.